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CENTRO DI RACCOLTA AUTORIZZATO

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FAQ

Sono obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi? 

La dichiarazione va sempre presentata se non si rientra in alcune ipotesi di esonero. In ogni caso la dichiarazione va sempre presentata se dal calcolo risultano imposte che non sono state trattenute o sono state trattenute in misura inferiore a quella dovuta dal proprio datore di lavoro.

Va sempre presentata anche se sono stati percepiti redditi che derivano da locazione di fabbricati anche con opzione per la cedolare secca.

Quando, durante l'anno, si lavora presso più datori di lavoro, in genere ogni datore di lavoro calcola le imposte in base al reddito ed ai mesi lavorati presso di lui. Tale calcolo non è corretto rispetto al calcolo che occorre fare sommando tutti i redditi di tutti i datori di lavoro dell'anno intero. Per questo motivo in genere in questi casi è sempre obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi.

E' utile sapere che questa situazione si verifica anche quando durante l'anno si percepisce una indennità di disoccupazione o un pensione non esente irpef.

In ogni caso la dichiarazione dei redditi può essere presentata, anche in caso di esonero, per dichiarare eventuali spese sostenute o fruire detrazioni o per chiedere rimborsi relativi a crediti o eccedenze di versamento anche di dichiarazioni di anni precedenti.

Per questo è sempre utile avere il calcolo delle imposte dovute derivanti dalla propria dichiarazione per sapere se occorre o è conveniente presentarla.

 

Perché devo fare la dichiarazione dei redditi? 

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”

Questo è quello che afferma l'art. 53 della Costituzione italiana.

Perciò tutti dobbiamo pagare le tasse in proporzione ai propri redditi.

Dobbiamo fare la dichiarazione dei redditi per comunicare i redditi percepiti in un anno e calcolare da soli le imposte da pagare in base alle norme fiscali e contestualmente provvedere a versarle all'agenzia delle entrate.

È da notare che dobbiamo pagare su tutti i redditi percepiti sommati insieme, ad esempio lavoro dipendente, lavoro autonomo sia occasionale che continuativo, redditi fondiari cioè derivati da terreni e fabbricati e altri tipi di redditi diversi.

La principale imposta che si paga, per le persone fisiche, è l'IRPEF questa è calcolata in scaglioni con aliquote progressive, quindi più alto è il totale dei redditi maggiore saranno le imposte da versare.


 

Come si presenta la dichiarazione dei redditi?

Per le persone fisiche ci sono due modelli per presentare la dichiarazione dei redditi, questo perché i lavoratori dipendenti posso farsi addebitare le imposte da pagare o accreditare i rimborsi spettanti direttamente in busta paga, presentando il modello 730.

Tutti gli altri, o anche i dipendenti se vogliono, possono presentare il modello Redditi PF (persone fisiche). 

È anche possibile in alcuni casi presentare il modello 730 e provvedere personalmente a versare le imposte senza addebito in busta paga oppure chiedere il rimborso dei crediti direttamente all'agenzia delle entrate.

Da alcuni anni l'agenzia delle entrate prepara per ogni contribuente che ha fatto le dichiarazione dei redditi l'anno precedente il modello di dichiarazione precompilato che è disponibile nel portale dell'agenzia accedendo con le proprie credenziale certificate come la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), lo SPID o la Carta d'identità elettronica (CIE) insieme al PIN fornito dal comune che l'ha emessa.

In alternativa ci si deve rivolgere ad un CAF o ad un Commercialista o Consulente Tributario per l'invio telematico della dichiarazione.

 

Cos'è la dichiarazione precompilata?

È una dichiarazione preparata dall'agenzia delle entrate con i dati forniti da soggetti esterni che sono obbligati a comunicare.

Nella precompilata si trovano le somme percepite relative a lavoro dipendente o lavoro autonomo occasionale, le somme relative ai contratti di locazione percepiti e alcune altre somme percepite.

Sono indicate anche alcune spese sostenute e detraibili, come le spese sanitarie, le assicurazioni vita e infortuni ecc.

Purtroppo tali dati dipendono dalle comunicazione fornite, quindi non sempre sono presenti tutte le spese realmente sostenute.

Per questo non sempre si può accettare la dichiarazione precompilata così come risulta all'agenzia delle entrate.

 

Quali spese posso detrarre dalle tasse?

Sono molte le spese detraibili dalle tasse o deducibili dal reddito e non possiamo certo elencarle tutte in questa sede ma indichiamo le principali e più comuni:

  1. Spese sanitarie:
    1. Farmaci e prodotti farmaceutici; sono inclusi i prodotti omeopatici ma sono esclusi molti integratori alimentari.
    2. Attrezzature sanitarie come siringhe, cerotti, bende, macchinari per la pressione, termometri e altre apparecchiature mediche; stampelle, tutori, sedie a rotelle, deambulatori, apparecchi acustici ecc.
    3. Analisi cliniche, esami di laboratorio, visite mediche convenzionate o a pagamento.
    4. Dentista, oculista, protesi mediche come anche gli occhiali, le lenti a contatto ed i relativi liquidi per lenti.
    5. Ogni altra spese che possa ritenersi di tipo sanitario e necessario, sono infatti escluse le spese per chirurgia plastica non necessaria ovvero di tipo estetico.
  2. Spese assicurative:
    1. Assicurazione vita e infortuni entrambe con requisiti ben determinati e solamente per la quota relativa al rischio morte o invalidità permanente. Tale quota deve essere certificata dalla compagnia assicuratrice nella quietanza o con un certificazione annuale che viene rilasciata l'anno successivo prima della dichiarazione dei redditi. NON sono incluse altri tipi di assicurazione diversi da rischio morte o invalidità.
  3. Spese di istruzione:
    1. Le spese obbligatorie per le scuole medie e superiori di primo grado richieste dal Ministero o dall'Istituto scolastico per l'istruzione.
    2. Le tasse per i corsi universitari sostenute sia per i propri figli che per se stessi. NON sono inclusi i libri scolastici o altre attrezzature necessarie. 
    3. I canoni di locazione per alloggi di studenti universitari fuori sede, cioè distanti più di 100 Km. dal proprio comune di residenza. 
    4. Spese per il servizio di trasporto scolastico.
    5. Spese per la mensa scolastica e servizi integrativi pre e post scuola.
    6. Spese per le gite scolastiche e per l'assicurazione della scuola.
  4. Spese per l'acquisto dell'abitazione principale:
    1. Interessi per mutui ipotecari per l'acquisto dell'abitazione principale.
    2. Spese notarili per la stipula del contratto di mutuo.
    3. Spese di intermediazione immobiliare per l'acquisto dell'abitazione.
  5. Spese funebri:
    1. sostenute per una persona indipendentemente dall'esistenza di un vincolo di parentela con esse.
  6. Spese sportive:
    1. spese per attività sportive dei figli tra i 5 e 18 anni presso associazioni sportive, palestre, piscine e ogni pratica sportiva dilettantistica.
  7. Spese per l'assistenza di persone non autosufficienti.
  8. Erogazioni liberali
    1. donazioni a Enti non lucrativi e ONLUS (beneficenza).
  9. Spese veterinarie per animali legalmente detenuti.
  10. Contributi previdenziali e assistenziali:
    1. Contributi INPS obbligatori e volontari sostenuti anche per familiari fiscalmente a carico.
    2. Contributi INAIL per gli infortuni domestici (assicurazione casalinghe).
  11. Assegno periodico corrisposto al coniuge a seguito di sentenza di separazione o divorzio.
  12. Contributi INPS per gli addetti ai servizi domestici e familiari (COLF e Baby-sitter).
  13. Spese mediche e di assistenza di persone con disabilità:
    1. Spese per assistenza personale a disabili (badanti)
    2. Spese per assistenza medico-infermieristica qualificata anche in caso di degenza per case di riposo.
  14. Spese sostenute per gli immobili:
    1. Spese di ristrutturazione, comprese anche cambio della caldaia impianto di riscaldamento, infissi, installazione di impianti di allarme, casseforti, porte blindate.
    2. Interventi antisismici.
    3. Installazione di impianti fotovoltaici.
    4. Spese per lavori di riqualificazione energetica.
    5. Spese per abbattimento di barriere architettoniche.
    6. Spese per acquisto di unità immobiliari antisismiche.
    7. Spese per acquisto o costruzione di garage e posti auto.
    8. Acquisto e posa in opera di colonnine di ricarica di veicoli elettrici.
    9. Spese per l'arredamento di immobili ristrutturati o di giovani coppie. La spese riguarda sia i mobili che i grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ e A per i forni.
    10. Installazione di impianti di climatizzazione o caldaie a condensazione a maggiore efficienza energetica.

 

Posso pagare le spese da detrarre in contanti?

La maggior parte delle spese che si vogliono detrarre devono essere pagate con strumenti tracciabili, ovvero Carta di credito, Bancomat, Bonifico o Assegno.

Per le spese di ristrutturazione e simili occorrono particolari tipi di Bonifico.

Per le spese di medicinali presso le Farmacie le spese posso essere pagate in contanti. Occorre però ricordare che serve che sullo scontrino della farmacia sia indicato il codice fiscale di chi le deve detrarre, quindi occorre fornire la tessera sanitarie.

Per le altre spese sanitarie visite mediche, analisi ecc. se la spesa è sostenuta presso una struttura del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) o convenzionata con il SSN è possibile pagarle in contanti.

Le visite private o sostenute presso strutture non convenzionate con il SSN, non è possibile pagarle in contanti.

Si ricorda che occorre sempre avere una fattura della spesa oltre al pagamento tracciabile.

In linea generale consiglio di pagare contanti in Farmacia e per tutte le altre spese sanitarie usare la Carta di credito o Bancomat.

 

Devo conservare i documenti delle spese che voglio detrarre?

E' sempre necessario conservare i documenti delle spese che si voglio detrarre e portarli o farne avere una copia a chi compilerà la dichiarazione dei redditi.

Tali documenti non vengo inviati all'Agenzia delle Entrate, ma essa potrà in seguito richiedere copia della documentazione per verificare le spese detratte.

Anche se il contribuente, accettando la dichiarazione precompilata dell'agenzia delle entrate senza fare nessuna variazione, non è obbligato a conservare i documenti di spesa, questa possibilità è solo virtuale, in quanto spese le precompilate non sono complete oppure non permettono di essere accettate senza variazione in quanto l'agenzia delle entrate non possiede tutti gli elementi necessari al calcolo delle imposte, quindi in questi casi occorre completare personalmente la dichiarazione e conservare i documenti relativi.

Inoltre tutti i CAF sono in ogni caso obbligati a ricevere la documentazione dal contribuente senza alcuna eccezione.

 

Come posso pagare le tasse della mia dichiarazione?

Se quando si invia la propria dichiarazione dei redditi si è un lavoratore dipendente, si percepisce un'indennità di disoccupazione o si è pensionati, presentando il modello 730 si può richiedere che la imposte a debito da pagare siano trattenute dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico sulle buste paga successive alla dichiarazione.

In alternativa si può decidere di pagare personalmente le imposte in Banca o in Posta presentando il modello di versamento unificato F24.

Tale modello sarà compilato da chi prepara la dichiarazione dei redditi.

 

Come posso avere un rimborso delle tasse della mia dichiarazione?

Se calcolando le imposte dovuto sul proprio reddito e detraendo le ritenute subite e le spese sostenute si ottiene un saldo a credito, si può richiedere un rimborso.

Se si è un lavoratore dipendente, si percepisce un'indennità di disoccupazione o si è pensionati, presentando il modello 730 si può richiedere che il credito sia rimborsato dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico sulle buste paga successive alla dichiarazione.

In questi casi occorre essere sicuri che il proprio datore di lavoro abbia sufficiente personale dipendente per poter compensare il rimborso da effettuare con le imposte mensile che deve versare per tutti i propri dipendenti, perché in caso contrario non potrà effettuare in tutto o in parte il rimborso. Comunque non c'è da preoccuparsi in quanto in questa eventualità il credito non viene perduto ma resta disponibile per la dichiarazione dell'anno successivo oppure il contribuente può attivarsi per richiederlo direttamente all'agenzia delle entrate.

 

Perché non posso sempre avere un rimborso delle spese che ho sostenuto?

Le spese deducibili diminuiscono il proprio reddito e quindi portano ad una minore imposta dovuta, se sul proprio reddito si hanno già subite delle ritenute di imposte in acconto, le spese deducibili porteranno ad avere un credito da rimborsare per maggiori imposte trattenute.

Ma se non si hanno avute nessuna trattenuta, le spese deducibili potrebbero portare solo ad una minore imposta da pagare ma non un credito da rimborsare.

Le spese detraibili diminuiscono l'imposta lorda calcolata sul proprio reddito.

L'imposta lorda viene calcolata per redditi superiori a 8.500 euro, al di sotto è prevista un area di non tassazione che quindi non prevede tasse da pagare.

Se si hanno spese detraibili ma il proprio reddito non prevede tasse da pagare, le spese non potranno diminuire un'imposta che è già zero.

Quindi per tali spese non si potranno avere rimborsi.

Questo concetto vale anche nel caso che si avessero molte spese detraibili, come ad esempio nel caso di molte ristrutturazioni edilizie e simili.

Se le spese detraibili portano una detrazione più alta dell'imposta lorda da pagare, l'imposta diverrà zero ma l'eccedenza delle spese non sarà rimborsabile.


 

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FAQ Domande Frequenti sulle dichiarazioni fiscali

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